Novazon: la città dei camion
La città dei camion, ora Novazon. Correva l’ anno 2110.
La città dei camion è divenuta realtà. Nessuno dei viventi conosce ormai più il vecchio nome di questa città grigia e senza sole. La chiamano tutti Novazon, ma alcune ricerche riconducono a luoghi una volta umani. Novara e Vercelli sembrano i nomi più ricorrenti scavando a fondo.
La nascita della città dei camion
Cammino ancora tra queste strade ogni tanto. Nessuno lo fa più. Sembra un deserto africano, solo che non esistono più i colori ma solo una parvenza che discosta poco dal grigio. Novazon, la città dei camion è fatta così oggi. Sembra quasi normale se ci vivi dentro e respiri solo gas di scarico di motori termici. La poca gente che vedo per strada ha uno sguardo vacuo e senza anima, quasi disorientata in un posto dove la direzione è una delle parole più ricorrenti. Tutti vanno in qualche posto, a qualsiasi ora. Tutti lavorano nella logistica o nel suo indotto. Probabilmente, anzi ne son certo, a causa delle leggi comunali del 2026 che permisero la costruzione di immensi magazzini logistici e aree di interscambio per favorire lo smistamento e la mobilitazione di qualsiasi merce tra l’ Europa del Nord e il Meridione.
Nel novembre 2022, la popolazione mondiale ha raggiunto gli 8 miliardi di persone. Erano 1 miliardo nel 1804, 2 miliardi e mezzo nel 1950, e da allora i numeri sono più che triplicati. Nel 2026 una catastrofica siccità ridusse la popolazione africana da circa due miliardi di persone a poco meno di seicentomila. Non c’ erano più terreni coltivabili, niente acqua, niente cibo. Per contro regioni europee mediterranee, vedi Italia, Francia e Spagna, subirono cambiamenti climatici opposti, subendo violenti acquazzoni e piogge torrenziali. E si sa, l’ uomo è capace di distruggere e distruggersi ma anche di trovare soluzioni se messo in un angolo.

La Commissione europea ha presentato oggi la relazione di previsione strategica 2023, nella quale analizza le modalità per porre “la sostenibilità e il benessere della persona al centro dell’autonomia strategica aperta dell’Europa” e propone interventi concreti a tal fine.
L’UE è impegnata in una transizione profonda e ambiziosa per realizzare nei prossimi decenni la neutralità climatica e la sostenibilità. Questa transizione alla sostenibilità sarà fondamentale per rafforzare l’autonomia strategica aperta dell’UE, assicurarne la competitività a lungo termine, sostenerne il modello di economia sociale di mercato e consolidarne la leadership mondiale nella nuova economia a zero emissioni nette. In questo percorso l’UE dovrà superare diverse sfide, operando scelte che incideranno sulle società ed economie europee a un ritmo e su una scala inediti.
Tutte quelle belle parole, proposte e idee non fecero mai in tempo a divenire realtà. Altrimenti perchè vedo grigio ovunque? I catastrofici eventi climatici e le guerre tra le Nazioni portarono al disfacimento dello status quo per come lo si conosceva. Ma qualcuno in Italia riuscì a inventare dei dispositivi capaci in pochi secondi di rendere l’ acqua piovana bevibile e comprimibile in contenitori interrati. C’ era acqua per tutti, o almeno per tutti quelli che potevano pagarla. Fu così che la popolazione africana sopravvissuta si riversò in massa nelle regioni meridionali italiane, insediandosi stabilmente e creando una massa da sfamare mai vista prima a quelle latitudini. Premesse che avvicinarono la nascita al nord della città dei camion.

Nacque così Novazon, in risposta a una nuova domanda che un pezzo di Italia urlava e nessuno sembrava udire. Città più grandi e strutturate come Milano e Torino erano già orientate verso un modello evolutivo diverso e non vollero trasformare la loro essenza e il loro contesto urbano. Ma a una domanda così forte non si poteva pensare che qualcuno non rispondesse. Interessi economici e sociali così grandi trovarono terreno fertile nella pianura Padana a ovest di Milano, dove riso e agricoltura in generale avevano perso molto del loro valore a causa dei cambiamenti climatici.
E a 52 chilometri da Milano, a 40 minuti dall’aeroporto della Malpensa e a due ore dal porto di Genova cosa poteva nascere? Amazon e molti colossi della logistica trovarono nelle amministrazioni comunali personaggi perfetti per il loro sviluppo e per avviare quel processo di distruzione di natura e umanità oggi evidente.
Novazon in pochi anni divenne un polo logistico immenso al quale arrivavano merci dal nord Europa e, smistate e ricanalizzate, partivano per il Meridione. In pochi anni si persero intere filiere produttive che non fossero logistiche. Tutto doveva ricondurre ai trasporti pesanti su gomma.
2 ottobre 2023 – L’Italia che sarà, da qui al 2032, grazie alle migliaia di cantieri già avviati o in programma in tutto il Paese. A Trento Matteo Salvini esporta il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul territorio, con l’obiettivo di coprire tutta Italia da qui ai prossimi mesi e fare il punto sulle opere pubbliche con un taglio fortemente locale.
Fonte Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano
“Gli angoli ciechi ci vedono benissimo. È il quarto incidente mortale in meno di sei mesi a Milano, città cantierizzata ad elevata circolazione di mezzi pesanti, ma senza alcuna prescrizione di sicurezza, quando si considera la condivisione dello spazio pubblico con tutte le categorie di utenti. Ciclisti, pedoni, motociclisti: come si può pensare che siano al sicuro quando i conducenti dei veicoli pesanti non hanno ricevuto un’adeguata formazione e gli stessi veicoli non sono messi in sicurezza?”, ha chiesto Federico Del Prete, responsabile mobilità e spazio pubblico dell’associazione.
Fonte MilanoToday

La città dei camion e l’inizio della sua era
Nonostante gli scienziati di tutto il mondo lanciassero allarmi per la situazione molto critica dell’ ecosistema terrestre e la fragilità della nostra atmosfera, il trasporto su gomma cominciò a diventare davvero pesante. L’ amministrazione di Novazon acconsentì alla realizzazione di nuovi poli logistici nelle aree suburbane al confine con altri Comuni distruggendo quasi tutto il verde rimasto. Distruggendo e allontanando le aziende agricole e le loro famiglie dalla loro terra di origine per dar posto a magazzini immensi, strade informatizzate e case per i lavoratori del settore.
Ma questo fu solo l’ inizio. Nessuno poteva immaginare quello che verrà dopo. Ve lo racconterò io, raccogliendo le idee durante le grigie passeggiate o le notti insonni interrotte dal rumore di pneumatici.
Non perdete il prossimo capitolo della Città dei Camion!
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La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri.
(Oscar Wilde)